giovedì 6 aprile 2017

E anche questa ce la siamo levata di torno: Good Riddance dei Green Day

C'era una volta un gruppino di giovani appassionati di musica dilettanti in tutto e per tutto, ma dalla grande voglia. Non era proprio il solito gruppo da garage di quelli che vanno un tanto al chilo: all'epoca era formato da 6 elementi e contava basso e chitarra acustici, voce, tromba, violino e violoncello; data la presenza di questi ultimi al chitarrista venne l'idea di mettere in repertorio un pezzo dei Green Day che gli piaceva tanto, dal sound molto poco greendeiano con chitarra acustica e sezione d'archi, che sembrava fatto apposta per la sua band.
Avevo dei capelli all'epoca ma questa è un'altra storia.

Quel gruppino aveva nome 69 Plajo e quel chitarrista ero io, e questa è la storia di come ho conoscito vostra madr.... è la storia di come è nata la storia d'amore fra me e questo brano.
Dei 69 Plajo sicuramente avrò modo di parlare più approfonditamente in futuro; oggi invece voglio parlarvi appunto di Good Riddance, conosciuta anche come Time Of Your Life, che è il secondo singolo che i Green Day estrassero dall'album Nimrod (1997), loro quinta fatica in studio. Il pezzo in realtà pare sia stato scritto da Billie Joe Armstrong addirittura prima del disco d'esordio Dookie, ma accantonato perchè troppo diverso dal resto del materiale; con l'evolversi del sound della band i tre decisero circa sei anni dopo che i tempi erano maturi e il grande successo ottenuto dalla canzone dette loro ragione.
Adesso è con grande commozione che vi mostro un filmato (ancorchè orribile) del brano:



L'interesse didattico del brano, al di là del fatto ovvio che è tutto chitarra, sta a mio avviso nella varietà di differenti pattern che Billie Joe, forse complice una tecnica non proprio sopraffina, adopera nelle varie sezioni del brano. Ho cercato come sempre di rispecchiare tutte queste variazioni il più possibile per dare un'idea complessiva dei vari pattern, comprese le parti arpeggiate all'inizio e alla fine (non importa esser troppo precisi, non lo è manco lui); è buffo notare che nel passaggio dall'arpeggio allo strumming il secondo e il quarto accordo vengono anticipati sul levare del quarto movimento della battuta precedente, mentre all'inizio vengono suonati in battere.
La sequenza iniziale di accordi è un classico che più classico non si può (sopratutto nella musica folk americana) con il Sol, Do e Re suonati senza mai staccare mignolo e anulare dal terzo tasto rispettivamente della prima e della seconda corda.
"Ussignùr..." [B.J. Armstrong, Op. cit.]

Son sicuro di scordarmi qualcosa, ma se non posto ora va a finire che salto anche oggi sicchè... buona suonata a todos!

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