martedì 11 aprile 2017

A me mme piace 'o rocchenròll: I Love Rock'n'Roll di Joan Jett & The Blackhearts

Cari amici, sgomberiamo subito il campo da polemiche: il famoserrimo brano di cui tratteremo oggi NON è stato scritto nè da Joan Jett nè da uno qualunque dei Blackhearts (chiunque fossero costoro), si tratta bensì di una cover originariamente scritta dai The Arrows, gruppo poco longevo ma di grande successo nella metà degli anni '70. È solo che la versione dell'amica JJ registrata nell'81 è assai più nota, talmente più nota da staccare di diverse lunghezze l'originale su Youtube, cosa che è noto rappresenta lo smacco peggiore che un musicista può subire nella sua carriera
Però i due leader andavano dallo stesso parrucchiere
Fatte le dovute premesse, oggi finalmente dedichiamo un po' d'attenzione alla trascurata chitarra elettrica con una canzone dalla fama planetaria; la versione di cui trattiamo uscì nel 1981 sull'omonimo secondo album della rocker americana, il primo con i Blackhearts, e schizzò per diverse settimane al primo posto della Billboard top 100. Dopo un disco di platino e svariati primi posti in classifica un po' ovunque nel mondo Joan Jett fu consacrata come la nuova cattiva ragazza del punk rock niuiorchese (anche se io tifo per Debbie Harris), e anche se il successo di questo brano non fu più eguagliato, la sua carriera con la band ha proseguito su binari belli solidi fino ai giorni nostri.
Anche oggi gli Dei di iutùbe ci vogliono bene, abbiamo quindi modo di ascoltare direttamente su questi schermi I Love Rock'n'Roll:



Nella trascrizione mi sono concentrato sulla chitarra elettrica che fa la parte principale, quella pannata a sinistra (ormai sappiamo di che si parla vero?); si tratta fondamentalmente di un classico riffone bluesy costruito su accordi di quinta come andava per la maggiore nel rock inglese di quegli anni. Nell'amalgama dei vari strumenti si nota un Sol che parte in levare sul quarto movimento della prima e terza misura: non l'ho scritto perchè ascoltando solo il canale sinistro si nota bene che la chitarra principale non lo esegue, però non è assolutamente difficile da inserire se lo si ritiene opportuno; al riff principale si accompagna una strofa dove la chitarra suona poco, con un paio di frasi pentatoniche già risentite in più di un'occasione.
È una canzone semplicissima e, grazie anche a un metronomo non velocissimo, moto adatta ad essere suonata insieme all'originale per fini di studio, essendo inglese non c'è nemmeno il problema odiosissimo dell'accordatura mezzo tono sotto... accident'allamericani!
no, NON HO intenzione di parlare di questo!

Visto che sul brano non ho molto altro da dire, ecco i file a vostra disposizione e naturalmente buona musica!

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