mercoledì 3 maggio 2017

Te Recuerdo Amanda di Victor Jara

Carissimi, come avrete forse notato nel titolo del post di oggi non ci sono giochi di parole, e vi anticipo subito che mancheranno anche quelle due o tre battutacce che di solito infilo qua e là. Questo perchè ho un rispetto enorme di Victor Jara, un uomo che ha saputo essere in tempi durissimi un artista dall'integrità indistruttibile e ha incarnato l'ideale dell'artista civilmente impegnato fino all'estremo sacrificio; roba che mi fa sentire piccolo piccolo ogni volta che ci penso e perciò mi si smorza l'umorismo.




Questo non è lo spazio adatto per trattare della vita e delle opere di un artista dai molti talenti quale era Jara (musicista, poeta, regista teatrale), il quale contribuì al sorgere del movimento della Nuova Canzone Cilena durante la presidenza di Allende; tuttavia perdonatemi se decido di soffermarmi sulla sua morte, perchè credo sia una storia esemplare da cui io stesso ho sempre tratto infiniti spunti di riflessione.
Victor Jara fu arrestato, come moltissimi altri attivisti e personaggi di spicco del mondo della cultura fortemente legati a Salvador Allende, all'indomani del golpe che portò al potere il macellaio Augusto Pinochet; fu portato insieme alle altre vittime nell'ormai tristemente noto Estadio De Chile che il regime aveva trasformato in enorme carcere e camera delle torture a cielo aperto. Durante una delle sessioni di tortura a cui venne sottoposto si racconta che gli furono spezzate le dita e le ossa delle mani, e che i soldati presero a irriderlo chiedendogli poi di suonare la chitarra, cosa a cui l'artista rispose intonando "Venceremos" la canzone che aveva fatto da traino alla campagna elettorale di Salvador Allende. Un ufficiale dell'esercito infine lo uccise con un colpo di pistola, ordinando poi ai sottoposti di crivellarne il corpo di colpi per poi esporlo alla vista del popolo.


Ora, non ho l'ardire di mettermi a commentare questi fatti, vorrei solo sottolineare che a me che della musica e dell'arte ho un rispetto religioso (e ne vivo, oltretutto) una storia del genere mette addosso una rabbia tale che son qui ad asciugarmi i lucciconi, ma sopratutto mi rende molto semplice capire cosa devo pensare di un certo tipo di personaggi.

Detto questo, e vi avevo già chiesto scusa in anticipo, veniamo al brano che ho scelto: Te Recuerdo Amanda è una delle canzoni incluse nel terzo disco di Jara, "Pongo En Tus Manos Abiertas..."; si tratta di un brano triste e tenero, nel quale il cantautore si accompagna con la sola chitarra classica dandoci così l'occasione di dedicare un'uscita anche alle corde in nylon.
Il tempo di tre quarti, in questo caso ternario, viene tenuto quasi esclusivamente con una semplice e molto tradizionale alternanza di bassi suonati col pollice sul battere seguiti dagli accordi suonati con le altre dita sui due levare. L'intro strumentale è essenziale ma molto efficace.
Il tempo del brano nell'esecuzione di Jara è molto flessibile, con largo uso di ritardi e rallentati per sottolineare i passaggi emotivi del testo (da qui anche l'abuso di corone che ho perpetrato nella trascrizione).



Con la promessa di tornare a temi più leggeri (ma d'altro canto ci tenevo) vi lascio come sempre i files qua sotto. Buona musica, e un saluto a Victor dovunque si trovi sperando che si sia finalmente conquistato il diritto di vivere in pace...




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