venerdì 12 maggio 2017

C'è una casa a New Orleans: The House Of The Rising Sun

Carissimi, qui il tempo è dannatamente tiranno ma almeno un post questa settimana riusciamo a portarlo a casa... ma uno di qualità! Oggi torna infatti un bel "c'era una volta" condito da uno di quei pezzi che dire storici è dire poco, dire classici è riduttivo, dire straits non c'incastra nulla.

Bellini, sì! Quanto viene al mq la coibentazione del cranio?

Dunque, c'era una volta un giovane fanciullo che ancora non aveva incontrato il suo grande amore (la chitarra) ma già sentiva nel petto la forza della passione per le sette note (che poi sette non sono). Nelle famose cassette registrate di Cristiano di cui abbiamo già parlato un giorno scoprì questo brano portentoso trainato da una voce epica e da un organo che solo diversi anni dopo avrei scoperto essere un Vox Continental e non un più tradizionale Hammond.
Fast forward di una ventina d'anni abbondanti, e quel giovanotto è diventato un musicista (forse anche grazie a quelle cassettine) che ha dedicato alla musica folk irlandese e americana buona parte della sua carriera e da allora si ricorda ancora a memoria TUTTE le parole di The House Of The Rising Sun, versione di Joan Baez compresa.

NNNNNNNNNOPE!
Gli Animals furono uno dei nomi di punta della cosiddetta British Invasion che travolse il mondo grazie al successo dei Beatles, e con questa canzone raggiunsero la loro prima hit negli USA praticamente ad inizio carriera, per poi sciogliersi poco tempo dopo come spesso succede a gruppi che raggiungono la vetta così rapidamente.
House Of The Rising Sun è un brano tradizionale americano il cui autore è ignoto, che parla alternativamente o di un carcere o di un bordello (che poi sarebbero la titolare casa del sole nascente) a seconda se a cantare è un uomo o una donna; è stato portato all'attenzione del grande pubblico da nomi quali Woody Guthrie, Bob Dylan e Joan Baez prima che gli Animals se ne impadronissero per crearne la versione pop rock definitiva, che è poi tendenzialmente quella che tutti ricordano; ripassiamo con questo video ADDIACCIANTE:



Si tratta di una ballad formata da una sola struttura circolare con un breve interludio strumentale fra strofa e strofa, in cui la chitarra elettrica esegue un arpeggio semplice semplice e tutto con le solite diteggiature degli accordi in prima posizione; sotto l'epicisssssimo solo di organo si passa ad uno strumming sempre elementare per poi alternare nuovamente arpeggio e strumming. Niente di nuovo sotto il sole, del resto i ragazzi erano giovani e pensavano più alle fanZ che alla tènnica probabilmente; questo va a nostro vantaggio perchè ci regala un altro bel brano da mettere nel carniere per i nostri giovani studenti.
Tornano i file a fondo pagina, mentre noi ci sentiamo BOHmani.

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