venerdì 19 gennaio 2018

Delizioso Country: Dixieland Delight degli Alabama

Cari amici, torniamo dopo uno iato dovuto a settimane oVVendamente piene di impegni con una delle canzoni preferite del repertorio dei miei Beer 'O Clock; se non sapete di chi sto parlando potete andare a rileggervi il post dove ne abbiamo parlato. La canzone in questione si intitola Dixieland Delight ed è un brano scritto dall'autore Ronnie Rogers e portato al successo dagli Alabama.

Uno diversamente capellone come me non può guardare questa copertina per più di 10 secondi
Il brano nasce in una versione acustica durante un viaggio in macchina su una Highway del Tennessee, situazione che notoriamente risulta l'apice della poesia nella visione del mondo di un autore country; lo slancio poetico è suggellato dalla profondità delle liriche della canzone: il nostro narratore, dopo una settimana di duro lavoro, divisa un weekend di copule ininterrotte con la sua fidanzata nelle campagne del tennessì. Stranamente non vi sono accenni alla birra gelata, concetto che dopo il '91 sarà inserito per legge in ogni singolo country.
L'assenza di stivali e cappello da cowboy è un mistero che tuttora mi sfugge
Scherzi a parte, Dixieland Delight è un piccolo capolavoro di scrittura di genere realizzato magistralmente con arrangiamenti vocali e strumentali di altissimo livello.
I chitarristi troveranno di che divertirsi sia nella parte dell'acustica (che è quella che ho trascritto per questo post) sia in quella dell'elettrica. Il brano non è tecnicamente difficile, ma come spesso accade nel genere country la difficoltà nasce da molti piccoli dettagli che possono essere molto faticosi da tenere a mente tutti insieme; non aiuta in questo senso la lunghezza (nella versione integrale) e la presenza di diverse sezioni. 
La chitarra acustica ha un ruolo portante fin dall'intro, dove è quasi da sola, ed esegue un classico accompagnamento in strumming da suonare con l'accortezza di plettrare solo i bassi sul battere del primo e terzo movimento. La parte ritmica rimane pressochè invariata nelle molte sezioni della canzone, ma ci sono molti obbligati da tener presenti, compresi il finale del solo e il break centrale; la velocità che si raggiunge dopo l'accelerata, a ridosso del primo strumentale, può mettere in difficoltà una mano destra ancora acerba. Il cambio di tono non crea grossi problemi, perchè si passa comunque a una tonalità "facile" per la mano sinistra, teniamo presente che qualche barrè qua e là lo si trova durante tutto lo svolgimento della canzone.
Per tutti questi motivi inserisco il brano nella categoria avanzata, ma ciò non scoraggi chi si vuole cimentare nell'impresa perchè la soddisfazione nel portare in fondo il pezzo sarà grande. Se avete sottomano un collega violinista è un pezzo che si presta bene anche per eventuali musiche d'insieme, lavorando fianco a fianco anche coi cantanti per curare le splendide armonie vocali.
Trovate qua sotto i file come d'abitudine, l'appuntamento è per prima possibile!



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