martedì 13 giugno 2017

Convoluzione, sarà perchè ti amo...

Benritrovati, amiche e amici, dopo una lunga lunga pausa. L'anno scolastico volge al termine e alcuni impegni si moltiplicano, ma non per questo voglio lasciare appassire il blog per una mesata intera!
Venendo a noi, come avrete intuito il post di oggi non parla di un brano musicale bensì di una tecnologia a me molto cara, che cercherò di presentarvi in una veste meno abituale del solito.

"Oh, mi raccomando, faccio una bella foto del microfono, state fermini da parte eh!"

La convoluzione è un'operazione matematica della quale non mi sognerei di scrivere neanche mezza riga, data la mia enciclopedica ignoranza nella materia. Tuttavia, pur non sapendo spiegare di che diavolo si tratti, so che tale complesso calcolo si rivela utilissimo in campo informatico musicale, in particolar modo nella riverberazione; grazie alla convoluzione infatti si ha la possibilità di applicare ad un qualsiasi segnale la risposta acustica di un ambiente predeterminato grazie all'utilizzo di un Impulso di Risposta (IR). 
In soldoni, se registriamo un evento acustico assieme alla riverberazione naturale dell'ambiente prescelto si ottiene un IR che può essere caricato in un plugin apposito; inserendo questo processore nella catena del nostro segnale otterremo una riverberazione estremamente realistica e fedele alle caratteristiche sonore della struttura dove è stato ripreso l'IR. 

Sì, a volte si usano microfoni fatti a testa-di-manichino. Bello eh!?

Sul riverbero a convoluzione si trovano in rete moltissime risorse, ed è per questo che non mi voglio dilungare oltre sull'argomento; quel che invece mi preme approfondire è l'applicazione di questa tecnologia al mondo della chitarra, in particolar modo nella simulazione dei cabinet ma non solo.
Tutti noi abbiamo ormai una grande familiarità con il mondo vasto ed in continua espansione dell'amplificazione virtuale, sia in ambito hardware che software, ed è perciò importante sapere che uno degli aspetti chiave nella simulazione di un amplificatore sta nella risposta del cabinet. Ogni plugin o macchinario hardware risolve la cosa a modo suo, tuttavia se siete smanettoni e sopratutto amate scavare nei meandri della rete per recuperare rare gemme freeware, sappiate che internet è ricco di risorse che fanno per voi. 
Cominciamo con due IR loader dedicati al mondo della chitarra, entrambi gratuiti e molto efficienti:

Nadir di Ignite Amps è una garanzia, e già che ci siete date un'occhiata agli altri plugin che sono tutti ottimi
Pulse di Rosen Digital Audio è relativamente più recente, ma pare molto apprezzato da chi di queste cose se ne intende!



Bene, ora che avete i contenitori ecco un link ricco di contenuti, sarebbe a dire un'ottima selezione gratuita di IR di cabinet ripresi con microfoni di pregio tipicamente usati allo scopo (Neumann U87, Shure SM57, AKG 414 ecc.); si tratta di un articolo tratto dal blog BedroomProducers, sito che vi consiglio caldamente perchè è sempre ricco di informazioni utili orientate sempre a chi ha budget mooooolto striminziti a disposizione. 
Ovviamente troverete molto di più con una semplice ricerca di Google, ma questo è un buon punto di partenza per cominciare a giocherellare con queste sonorità. 
A questo punto, una volta installato il plugin di vostra scelta e salvati gli IR in una cartella facile da ricordare, non dovete far altro che caricare il processore nella vostra DAW preferita e divertirvi a scoprire le infinite variazioni sonore che un buon cabinet con un buon microfono possono offrire al vostro strumento; mi raccomando, se utilizzate un simulatore di ampli dotato di cabinet simulator integrato disattivate quest'ultimo per poter apprezzare al meglio il lavoro dei vostri IR. 

Una variazione interessante sul tema riguarda l'utilizzo di IR di chitarre acustiche (o mandolini, o banjos ecc.): le procedure di utilizzo sono le stesse, e devo dire che ultimamente sto sperimentando con grande gusto le possibilità che questa tecnologia offre sopratutto per ravvivare un po' una registrazione di chitarra acustica ripresa dal solo piezoelettrico. Qui e qui trovate una serie di IR fatti discretamente bene con una discreta selezione di strumenti e microfoni.

Per adesso mi fermo, ma vi invito caldamente a farmi sapere nei commenti o tramite i social se vi farebbe piacere un video tutorial più approfondito che sarei molto lieto di realizzare. 
Speriamo di ritrovarci un po' prima, ma nel frattempo buona musica!

 









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